1403 Pubblicazione

I presenti statuti e ordinamenti sono stati letti e resi pubblici tra gli uomini e gli abitanti, ovvero tra coloro che hanno un'abitazione in Tecchiena, riuniti eccezionalmente per questo, su mandato di Tuzio di Nicola di Gualtiero, castellano e amministratore della rocca e del territorio di Tecchiena; accettati dagli stessi uomini e resi pubblici, destinati a valere finché non avranno ritenuto di doverne fare altri; e sono stati scritti, nel presente quaderno, per loro volontà e mandato, da me Agedisto di Giovanni di Onofrio di Alatri, pubblico notaio per autorità imperiale, e ora notaio deputato in special modo a redigere questi (Statuti), nella chiesa di S. Silvestro di Alatri, dove sono soliti i predetti uomini radunarsi, nell'anno del Signore 1403, l'anno quindicesimo del pontificato del signore nostro, per grazia divina papa, Bonifacio IX, indizione undicesima, il giorno 9 del mese di dicembre, presenti Guglielmo di Petruzio Scalsi, Antonio Collecece e Angelillo di Alatri, testimoni convocati e chiamati espressamente a quanto predetto.