1427 Terza Approvazione

Mei nome del Signore. Amen.
L'anno del Signore 1427, il giorno 22 del mese di maggio, indizione
quinta, l'anno decimo del pontificato del Sommo e Beatissimo in Cristo, padre e Signore Nostro, Signore Martino V, per provvidenza divina, Papa.
Il Reverendo in Cristo, Padre e Signore, Signor Roberto di Diana, Priore di Messina, dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, stabilito Rettore Generale per le cose temporali, per Santa Romana Chiesa e per il predetto Signore Nostro Papa, della Provincia di Campagna; avendo pieno potere e autorità per tutto quanto infrascritto, concessogli dal sopra scritto Signore Nostro; visti ed ascoltati dal medesimo Signor Rettore tutti e singoli gli Statuti predetti, nel presente registro o volume, scritti, porti e presentati nelle mani dello stesso Signor Rettore, al quale è stato supplicato e richiesto che fossero visti gli stessi, che fossero approvati e confermati dallo stesso, secondo la forma delle costituzioni della Curia Generale della provincia predetta, per parte del Signor Priore e del convento del monastero di San Bartolomeo di Trisulti, al quale monastero spetta ed appartiene il detto castello di Tecchiena, con il territorio e la torre e tutti i suoi diritti e le sue pertinenze; quegli Statuti prontamente e con attenzione letti e compresi, sull'autorità predetta che esercita in questa parte, gli statuti nella loro interezza approvò, confermò e convalidò e volle e comandò che quelli dovranno essere validi e immutabili e che poi il castellano o il vicario e qualunque funzionario o notaio del sopra detto castello di Tecchiena e del suo territorio, liberamente e lecitamente, si avvalga dell'uso di tutti e singoli gli statuti predetti, con questa eccezione e riserva tuttavia, cioè che, qualora qualche rubrica di statuto o clausola di rubrica apparisse o forse fosse contro la libertà ecclesiastica o contro la forma delle costituzioni di detta provincia, non approvò quella (rubrica) e quella (clausola). Che anzi volle e comandò di non procedere e che (si dà per inteso che simile statuto o clausola) è di nessun peso e forza. Il medesimo Signor Rettore parimenti, sulla predetta autorità, ha ordinato a me, notaio infrascritto, di scrivere quanto premesso e infrascritto e quindi di completare questo pubblico strumento.
Questi atti sono stati compiuti dal sopra scritto Signor Rettore, nella rocca di Frosinone, nella corte di detta rocca, a petizione ed istanza del Signor Nicola di Fumone, Priore del predetto monastero e del convento di San Bartolomeo, presenti il signor Andrea di Pietro di Veroli, frate Antonello di Aquila ed Enrico de Alemannis.
E io, Domenico Venzani di Monte Regale, pubblico notaio per autorità imperiale e cancelliere del predetto Signor Rettore, sono stato presente alla presentazione e alla conferma per tutte e singole le cose predette, mentre così venivano fatte dal predetto Signor Rettore e ho redatto in questa pubblica forma e ho scritto tutto e ciascuna cosa singolarmente e l'ho pubblicata su mandato dello stesso Signor Rettore e a petizione del predetto priore, presenti i testimoni sopra scritti.
A conferma e testimonianza di tutto, ho apposto il mio sigillo consueto.